La scienza del Vastu
E’ per praticità che si utilizza il termine Vastu; in effetti Vastu definisce l’energia che esiste eternamente, Vaastu è la stessa energia quando viene applicata in modo pratico, nella costruzione e nella correzzione degli spazi abitati.
L’essenza dell’architettura Vastu può essere sintetizzata in questa importante affermazione:
“Vastureva Vaastu” ovvero che lo spazio sottile si trasforma nello spazio visibile.
Secondo il Vastu, tutto l’universo, e anche il cosiddetto spazio vuoto nel cosmo, è permeato da minuscole particelle di energia. Non appena noi delimitiamo dello spazio, racchiudiamo in esso una certa quantità di queste particelle. Ecco perchè ogni spazio abitato è pieno di energia.
“Se una parte di spazio libero viene isolata e confinata in una struttura avente quattro mura, esso diventa un’organismo vivente e lo spazio che vi è racchiuso comincerà a vibrare secondo un ordine particolare. Se un edificio viene progettato per vibrare nello stesso ordine numerico della persona che lo abita, il risultato che otterremo sarà quello di vivere in armonia, di ottenere la perfetta unione con l’universo.”
Dr. V. Ganapati Sthapati
Da questa citazione possiamo vedere che nel Vastu un fattore chiave è il principio di risonanza (ordine di compatibilità vibrazionale). Lo scopo dell’architettura Vastu è quello di creare una risonanza tra gli abitanti, la struttura che abbiamo creato e la natura e in questo modo connetterci positivamente con la terra e le energie cosmiche. Come possiamo definire la frequenza con la quale vibrerà un certo edificio?
Il Vastu spiega che è il perimetro di un edificio, e più specificatamente le esatte dimensioni dello spazio “vuoto” che vi è racchiuso che ne definisce la frequenza. Il Vastu ci offre una serie di formule matematiche con le quali possiamo trovare un perimetro positivo (invece che selezionare casualmente un perimetro che porterà dei risultati arbitrari e nella maggior parte dei casi non soddisfacenti). Queste vibrazioni matematiche possiedono delle caratteristiche positive che evocano degli specifici stati di coscienza nel corpo umano, nella struttura psicologica, e nella consapevolezza. L’effetto Vastu si basa dunque su fattori scientifici di matematica e geometria e sulle sottili leggi della natura. In effetti gli insegnamenti del Vastu sono strettamente collegati alla moderna fisica dei quanti.
Le origini del Vastu
Il Vastu nella sua forma tradizionale ha due progenitori: Visvakarma e Brahmarishi Mayan.
Visvakarma si dice sia “Il più grande architetto dell’universo.”
Brahmarishi era un ricercatore che grazie all’introspezione e a un profondo studio della natura, scoprì molti principi universali e scrisse diversi trattati di architettura, danza, musica, poesia, astrofisica, matematica, botanica, cartografia e costruzioni navali. Il Surya Siddhanta è un antico testo conosciuto anche dagli scienziati odierni per la sua precisa comprensione di astronomia, ed è probabilmente la sua opera più famosa.
La sua scoperta conclusiva è stata che la matematica governa il processo della creazione. Attraverso l’introspezione, Brahmarishi Mayan comprese il ritmo (laya) della creazione di tutti gli oggetti visibili e sonori. Su quelle basi sviluppò e raffinò cinque arti: l’architettura, la scultura, la danza la poesia e la musica. Tra queste cinque, l’architettura è stata la più importante perchè rivela come tutte le strutture dell’universo sono governate da leggi matematiche, e questa intuizione lo portò a comporre il seguente aforisma:
“L’architettura è il supremo raggiungimento della matematica”
Applicazione universale del Vastu
Nonostante la loro origine indiana, i principi del Vastu non sono indiani, ma universali. Gli stessi principi sono stati applicati da molte differenti culture in diversi continenti; dai Maya nell’America Centrale, dai cinesi, dai tibetani, dai giapponesi, dagli egizi e perfino dai romani, nei quali la moderna architettura trova le sue radici. Com’è possibile che tutte quelle culture abbiano applicato gli stessi principi? Da una parte, molte culture avevano i loro propri metodi per connettersi con le sottili leggi naturali che si situano oltre le leggi fisiche stabilite, e utilizzavano anche cerimonie, riti e la meditazione. Ma oltre questo c’è una spiegazione moto pratica. Brahmarishi Mayan aveva dodici studenti ed essi propagarono questa conoscenza in varie parti del mondo a beneficio dell’umanità.
Sappiamo inoltre che la cultura Egizia e quella Greca avevano dei legami con l’india. Ma la cosa più stupefacente è che Marco Vitruvio (1° secolo avanti Cristo), un grande scienziato ed architetto romano, dovrebbe aver avuto dei contatti con la tradizione del Vastu. Infatti i suoi dieci libri sull’architettura (molti studenti di architettura li studiano ancora oggi) hanno moltissimo in comune con il Manasara, un antico testo del Vastu. Il contenuto e perfino l’ordine dei capitoli sono troppo simili al Manasara per essere solo una coincidenza. Poichè Vitruvio è il padre della moderna architettura, possiamo concludere che il Vastu è una delle radici principali della tradizione architettonica europea.
Non solo Marco Vitruvio, ma anche le moderne opere di Andrea Palladio e poi di Le Corbusier mostrano molti paralleli con il Vastu. Una bella notizia per chi ama l’architettura è che le moderne costruzioni Vastu non devono assomigliare assolutamente a delle abitazioni indiane. Il Vastu può essere applicato a quasi ogni stile architettonico.
E’ importante conoscere altre forme di architettura, sapendo che esse possono dare degli effetti, ma non producono quello che potremo chiamare “l’effetto Vastu”.
Il Vastu e la bioarchitettura
Il Vastu non è la bioarchitettura o una specie di “green building.” Naturalmente è positivo costruire delle strutture Vastu secondo i principi della bioarchitettura. Nell’antichità si costruivano le abitazioni con dei materiali naturali perchè non esistevano ancora quelli artificiali. Ma se lo si desidera è comunque possibile costruire delle abitazioni Vastu con dei materiali convenzionali.
Vastu e Feng Shui
In effetti il Feng Shui (che significa vento e acqua) si è sviluppato dal KanYu (paradiso e terra). Il Kan Yu aveva delle similitudini stupefacenti con il Vastu. Il Kan Yu era una tecnica di costruzione piuttosto che una di correzione dello spazio abitato, come è spesso praticata oggi nel Feng Shui. Il Kan Yu, proprio come l’antico Feng Shui, teneva conto di misure sacre simili a quelle del Vastu. Nel Vastu esse sono considerate il cuore di ogni progetto architettonico, mentre solo pochissimi esperti di Feng Shui considerano l’importanza di quelle misure. Secondo molti maestri cinesi, il Kan Yu è arrivato dall’India.
Vastu e religione
Il Vastu non è nemmeno un credo o una religione. I suoi sono puramente principi scientifici che prendono in considerazione le sottili leggi naturali.